In vista della legge di bilancio dobbiamo cambiare strada. La lotta all’evasione non si fa con i condoni, si fa lavorando sui controlli e sui sistemi di digitalizzazione. E la si deve fare in maniera seria perché è una delle fonti di entrata fondamentali per reggere il rapporto tra PIL e deficit. In questo momento beneficiamo ancora dei 200mld a defict lasciati dal Governo Draghi per portare il Paese fuori dalla crisi post covid, ma questa curva di “debito buono” si sta esaurendo. Nelle nostre intenzioni c’era che poi avremmo beneficiato dei fondi PNRR, ma su questo il Governo è ambiguo. Non si capisce perché stia rallentando, perché nella realtà i progetti sono fermi così come gli investimenti pubblici e privati, né tanto meno perché non si proceda con le riforme strutturali necessarie alla messa a terra dei progetti.
Ci sono, poi, due argomenti principali: lavoro e sanità. Sul primo bisogna abbassare le tasse e aumentare i salari impegnandosi contestualmente a rendere stabile il lavoro precario. Sul secondo c’è bisogno sia di una riforma che incentivi la medicina territoriale, sia di investimenti, perché oggi il 60% della spesa sanitaria è privata.