La Presidente del Consiglio ha rivendicato di aver presentato nella relazione alle camere una visione, un progetto politico per il nostro paese, potremmo dire, ritorna la politica, ma è proprio per questa visione e per le diverse ambiguità in essa contenute, che voterò contro la fiducia poiché i nostri valori e la nostra lettura dei bisogni sociali ed economici abitano altrove.
Molto debole ed ambiguo il programma per promuovere nuovo sviluppo economico nella transizione sociale, ambientale e digitale, senza un piano regolatore dello sviluppo economico e senza una centralità che andrebbe dedicata alla formazione delle risorse umane. Parlano invece di innalzare il tetto sul contante, favorendo evasione, parlano di pace fiscale per aprire le porte ad un condono. Parlano di tassazione piatta anziché affrontare il tema dei salari inadeguati.
Se alziamo lo sguardo la priorità andrebbe invece individuata nel ridurre il costo del lavoro per l’impresa alzando i salari oggi inadeguati che sotto i colpi dell’inflazione logorano il potere d’acquisto incrementando povertà e diseguaglianze.
Nessuna indicazione sui pilastri della nostra Repubblica, salute ed istruzione.